Eco – Research

Conservation soft box ed altre soluzioni su misura per reperti archeologici

I reperti archeologici sono importanti tracce del passato che, oltre al loro fascino antico, rappresentano un patrimonio culturale inestimabile ricco di informazioni essenziali per gli studiosi. Tuttavia, possono essere irrimediabilmente danneggiati dal passare del tempo, anche là dove dovrebbero essere al sicuro, cioè all’interno dei musei. Diversi fattori, tra cui umidità, temperatura, sostanze chimiche e microorganismi possono causare danni irreparabili, pertanto è fondamentale adottare strategie innovative per la loro corretta conservazione.

Da queste premesse nasce lo studio coordinato dall’Istituto per lo studio delle mummie di Eurac Research in collaborazione con Eco Research per sviluppare una conservation soft box in grado di garantire un ambiente ottimale per la conservazione ed il trasporto di reperti archeologici organici, come tessuti, carta, e resti umani. Lo studio ha messo a confronto diversi tipi di materiali per quantificare la loro inerzia chimica, cioè l’assenza di rilascio di sostanze reattive, combinati con l’utilizzo di trappole assorbenti ai carboni attivi per ridurre al minimo la presenza di sostanze organiche volatili all’interno delle teche. I risultati hanno permesso di selezionare il materiale plastico più idoneo per realizzare una camera completamente ermetica, priva di parti metalliche, trasparente, chimicamente inerte ed economica. In questo modo non solo viene garantita la conservazione dei reperti all’interno, ma è anche possibile condurre analisi radiografiche senza ulteriori esposizioni all’atmosfera esterna o effettuare specifici trattamenti di conservazione, come la regolazione di umidità ed ossigeno.

Un’idea semplice ma di grande efficacia, che apre la strada alla “conservazione su misura” dei reperti archeologici!

Nella foto, un esempio pratico di Conservation Soft Box realizzato appositamente per due individui mummificati (Kha e Merit) al ME-Museo Egizio di Torino.

A B S T R A C T

Ensuring the long-term preservation of cultural heritage, in accordance with conservation standards in museum collections, is a complex challenge that demands conservators to address various critical issues. Particularly, organic findings (e.g., textiles, paper, wood, human remains) require special measures to prevent chemical-physical and microbiological deterioration because of their delicate nature. One of the factors contributing to their degradation is the emission of Volatile Organic Compounds (VOCs) emitted for example by materials normally used in museum showcases, which contribute significantly to corrosive processes. Although numerous studies have been conducted to understand VOCs, there are currently no conservation systems available that provide adequate insulation and ensure complete protection against pollutants and degenerative agents. This study demonstrates how modern analytical techniques, and innovative polymeric materials have enabled the design and creation of a new storage system for the preservation of cultural heritage. This is the Conservation Soft Box (CSB), a device with a high level of tightness that allows the reproduction of customised environments tailored to specific conservation requirements. CSB’s constructive materials were validated for their low emissions of VOCs demonstrating compliance with safety standards. Additionally, a solution with activated carbon was tested to remove latent VOCs, which proved to be completely effective. In conclusion, the proposed innovative conservation system could represent a promising advancement in the preservation of cultural heritage, as its chemical safety, constructional versatile and cost-effective, and facilitates the procurement of suitable materials.